Il compostaggio domestico è un tema che sta ottenendo un discreto successo, tutti noi sentiamo il bisogno di dover dare un contributo per l’eco-sostenibilità.
In questo articolo spiegheremo innanzitutto cos’è il compost, e come fare il compost in casa.
Fare il compost in casa è pratica che porta benefici sia all’ambiente sia alle nostre tasche.
Eh si hai letto bene anche alle nostre tasche, chi provvede autonomamente al compost domestico può beneficiare su una riduzione sulla tassa dei rifiuti, inoltre il compost è un ottimo fertilizzante per il nostro orto.
Ma ora andiamo nel dettaglio e spieghiamo formalmente che cos’è il compost e da cosa è costituito.
Che cos’è il compost
Il compost è un fertilizzante organico ottenuto dal trattamento dei rifiuti organici raccolti separatamente, è ricco di humus fondamentale per la crescita delle piante. Rappresenta quindi una risorsa anziché un rifiuto di cui sbarazzarsene.
Un buon compost si ottiene da un corretto processo di compostaggio, questo avviene in condizioni aerobiche (cioè con presenza di ossigeno) controllate, decomponendo tramite microrganismi la sostanza organica ottenendo un ottimo prodotto adatto ai più svariati impieghi agronomici.
Nell’economia circolare il rifiuto organico è il centro di tale processo diventando materia prima che dà vita a nuovi cicli produttivi.
La corretta raccolta differenziata corrisponde al primo passo per ottenere la materia necessaria ad avviare la produzione di un buon compost: Il processo di compostaggio trasformerà gli scarti umidi in fertilizzante organico, trasformandolo così in un prodotto di ottima qualità, ricco di sostanza organica ed elementi nutritivi.
Il compost trova il suo impiego primario nel settore dell’agricoltura arricchendo i terreni destinati alle colture alimentari.
L’importanza del compost viene percepita leggendo le cifre legate alla quantità di compost prodotto in Italia nel 2017:
- 1.9 milioni di tonnellate
- 282 impianti di compostaggio
- 56 impianti di biogas e compostaggio
Oltre all’utilizzo nelle aziende agricole, il compost trova un eccellente utilizzo, nelle giuste dosi, anche nei nostri orti, giardini e aiuole e piante in vaso.
Come fare il compost in casa
Vediamo adesso, passo dopo passo, come fare il compost in casa scegliendo attentamente quale parte dell’umido prodotto dalla nostra cucina utilizzare, gli strumenti di cui abbiamo bisogno e qualche “trucchetto” per velocizzare il processo.
Materiali da utilizzare nel compost
Prima di parlare della tecnica del compostaggio, vediamo quali possono essere i materiali utilizzabili per la creazione del compost.
- Scarti vegetali di frutta e verdura: questi non possono mai mancare.
- Pane ammuffito: la muffa è un catalizzatore, cioè un attivatore della fermentazione
- Gusci di uova: a patto che siano tritati in pezzi molto piccoli, in modo tale da velocizzare la decomposizione.
- Paglia e segatura: la segatura, come i gusci delle uova, devono essere tritati in pezzi piccoli.
- Cortecce e piccoli rami: serviranno per lo strato secco.
- Carta da cucina e fazzoletti di carta.
Materiale da non utilizzare nel compost
Questi materiali sono da evitare assolutamente, poiché dannosi o non decomponibili.
- Carta e cartone plastificati.
- Vetro: il vetro non è un materiale che si decompone in tempi utili al compostaggio.
- Oli esausti.
- Scarti di carne animale, possono causare cattivi odori.
- Legname trattato con vernici.
- Piante malate
Struttura da utilizzare per realizzare il compost
Una delle strutture migliori se si ha a disposizione molto spazio è quella che solitamente viene costruita con dei pallet di legno, cioè quelle pedane che si usano nella movimentazione delle merci.
In questo modo si ha un’ottima possibilità per far entrare l’ossigeno, fondamentale nella decomposizione delle materie organiche utilizzate.
Si può realizzare anche il coperchio con medesimi materiali in modo tale da mantenere la giusta percentuale di umidità.
In commercio possiamo trovare varie compostiere in plastica già pronte, con un sistema di areazione ottimale, oppure realizzarle a partire da contenitori di plastica forati e preparati per l’occorrenza.
Inserimento dei materiali nella compostiera e creazione degli strati.
I materiali all’interno della compostiera vanno inseriti a strati, la famosa tecnica del “cumulo”: si parte dal materiale secco sul fondo, come rametti secchi, fieno secco o scarti dell’orto di casa. Aggiungete più foglie secche cadute dagli alberi e della terra: la terra, con i suoi microrganismi, fa da attivatrice.
Successivamente si passa alla parte umida, cioè all’inserimento di tutti quei materiali provenienti dall’umido della cucina, quindi scarti di frutta e verdura.
Per controbilanciare questa parte umida, si sovrappone uno strato di materiale legnoso e quindi secco. Il materiale secco servirà soprattutto per ottenere intercapedini dove potrà passare facilmente ossigeno.
Importante all’interno del compost la presenza di materiali ricchi di carbonio, come carta e cartone, evitando come detto i cartoni plastificati.
Nel composto può essere inserita anche la cenere, essa andrà ad arricchire il risultato finale.
Ripetere sempre strati umidi e secchi cercando il più possibile di creare strati secchi e umidi omogenei tra loro.
Una volta raggiunta una certa massa, che non deve significare che la compostiera sia piena, i batteri dovrebbero cominciare a far salire la temperatura. Una temperatura elevata del cumulo vuol dire che il compost si sta decomponendo correttamente.
Se il compost è stato prodotto bene, la temperatura dovrà salire tra i 50 e i 60 gradi, eliminando così diversi agenti patogeni all’interno.
In commercio possiamo trovare termometri costruiti ed ideati proprio per il compostaggio.
Possiamo velocizzare il processo di fermentazione aggiungendo acqua e zucchero o lievito madre.
Tra qualche tempo potremo notare che il materiale sembrerà diminuire di volume e che sarà necessario girarlo, sempre all’interno della compostiera.
Periodicamente quindi, è utile rivoltare il cumulo per ossigenare e per spostare i materiali non ancora decomposti adeguatamente nel centro del cumulo dove la reazione è più attiva.
Sono presenti alcuni materiali specifici per accelerare il compostaggio, chiamati in gergo tecnico Attivatori.
Il processo dura circa 4 mesi, a seconda del numero di strati e della quantità di materiale utilizzato.
Fare il compost in casa è molto importante: realizzando il compost riusciamo ad ottenere il miglior fertilizzante per i nostri ortaggi.
Inoltre, realizzando il compost in casa facilitiamo la gestione degli scarti dei rifiuti alla comunità, andando a diminuire l’impatto dei rifiuti prodotto dalla nostra famiglia.
Problemi comuni:
Quando il compost ha un cattivo odore
Un cattivo odore da parte del compost è un indice di cattiva aerazione. L’assenza di ossigeno causa l’attivazione di processi anaerobici, che producono invece sostanze dannose per le piante.
Questo accade quando il cumulo è troppo umido e compatto, per risolvere questa problematica bisogna rivoltare il compost ed inserire più materiale secco per compensare l’eccesso di umidità.