La concimazione è un intervento indispensabile per assicurare il giusto nutrimento alle nostre piante e garantire loro una lunga vita in salute, ma è un operazione che richiede anche moderazione.
Sono tre gli elementi chimici essenziali allo sviluppo equilibrato di tutte le piante: Azoto, Fosforo, Potassio.
Essi sono i cosiddetti macroelementi racchiusi nella sigla NPK ( N sta per azoto, P per fosforo e K per potassio). L’azoto è essenziale per lo sviluppo dei fusti e delle foglie e alla produzione di clorofilla, il fosforo stimola la formazione di radici sane, il potassio è necessario per la produzione di fiori e frutti e in genere per assicurarsi il turgore della pianta. Un’alta quantità di potassio garantirà quindi fioriture abbondanti.
Altri elementi sono anche necessari ma in quantità medie, detti mesoelementi e sono magnesio, calcio e zolfo, e in quantità minime, microelementi boro, zinco, ferro, manganese, rame.
In genere nelle confezioni dei vari fertilizzanti le relative quantità dei macroelementi vengono indicate con un codice di tre numeri, per esempio 5-6-7 dove, 5 sarà l’azoto, 6 il fosforo, 7 il potassio. Basti sapere che l’ordine numerico è sempre lo stesso per tutti i prodotti.
Quando concimare
Le piante appena comprate o appena rinvasate, non necessitano di concimazioni immediate, poiché il terreno contiene già i minerali, indipendentemente da quelli aggiunti coi fertilizzanti. Le concimazioni dovrebbero iniziare due mesi dopo l’acquisto, o la rinvasatura.
La maggior parte delle piante dovrebbe essere concimata soltanto durante il periodo di sviluppo. Se viene somministrato un fertilizzante ad una pianta durante il periodo di riposo, il risultato può essere uno sviluppo esile e una produzione di foglie piccole, pallide e fragili.
Non somministrare fertilizzante ad una pianta solo perché sembra malaticcia: il fertilizzante da nutrimento, non è una medicina. Perciò prima di concimare una pianta che sembra in cattivo stato, controllare se l’incoveniente non è dovuto all’eccesso di irrigazioni, a correnti d’aria, o a temperature ed umidità non adeguate.
In genere 3-4 somministrazioni di fertilizzante durante il periodo vegetativo sono di solito sufficienti a mantenere la pianta sana.